giovedì 21 marzo 2013

Dado

Oggi riflettori puntati su Gabriele Pellegrini: in arte Dado. Sin da bambino s’intravedevano in lui doti comiche e canore. Appena finita l’adolescenza imparò a suonare ed una volta adulto formò un gruppo musicale denominandolo “Le pastine in brothers”, con il quale è entrato (per un breve periodo) a far parte del guinness dei primati, cantando ininterrottamente per 25 ore. Nel corso della sua carriera ha partecipato a quasi tutti programmi comici che vanno per la maggiore: Zelig, Seven show,e via discorrendo, spesso è invitato a varie trasmissioni su tutte le reti nazionali ottenendo sempre uno strepitoso successo.
Caro Dado quando hai capito che strimpellando motivi di canzoni e parafrasandone il contenuto potevi divertire i presenti.
Sin da bambino avevo queste “manie”. Ricordo che quando i professori ci portavano in gita, quando eravamo sul pullman ci davano il microfono per passare il tempo, ed io cantavo sempre delle canzoncine. Ce ne era una in particolare che ebbe un successo strepitoso su tutta la scolaresca: precisamente quella su San Francesco. All’interno del testo avevo messo una parola sconcia. Siccome frequentavo una scuola di preti avevo timore che venissi interrotto, invece quando intonai - San Francesco prendeva a calci nel C…(fondo schiena) il lupo cattivo - nessuno dei sacerdoti presenti m’interruppe, probabilmente perché esaltavo le doti del Santo. L’indomani in aula mi vennero e trovare gli alunni di tutte classi complimentandosi con me per il linguaggio usato ed il divertimento: da quel momento è stato un crescendo di popolarità ed eccomi qui.
Ci ricordi quella volta che fosti invitato in trasmissione da Costanzo, per rispondere ai crucchi che ci prendevano in giro con una canzoncina?
Certo erano i mondiali del 2010 quando dalla Germania arrivano gli echi di un motivetto cantato da 4 teutonici che faceva – I mondiali li vinca chiunque ma l’Italia no, qualsiasi squadra ma l’Italia no: lo ascolto in tedesco, lo traduco e nella notte scrivo la risposta accompagnandola con un motivetto simpatico. Metto al corrente Costanzo e lui immediatamente m’invita in studio. A quei tempi conduceva una trasmissione assieme a “Bisteccone” Galeazzi. Vado in trasmissione e canto. La canzone più o meno faceva così – Dopo i mondiali del 1970( la Germania, allora denominata Ovest, perse in semifinale con noi 4-3), quelli dell’82( vincemmo i mondiali di Spagna battendoli in finale 3-1) e dopo il 2006( anche in quella occasione nella semifinale li sbattemmo fuori dopo i tempi supplementari con un goal di Grosso, vincendo poi il mondiale con la Francia) so quarant’anni che state a rosicà: fu una simpatica esperienza.
Ora torniamo al presente: cosa stai facendo on questo momento?
Sto preparando uno spettacolo che porterò in giro per l’Italia. Prima tappa Roma al teatro Golden. Il titolo: Mia figlia mi ha tolto l’amicizia! Parla dei problemi adolescenziali ed esistenziali tra figli e genitori. Mia figlia Martina mi contesta battendo sempre i piedi per terra. È l’età, e soprattutto la vita: è nell’ordine naturale delle cose discutere e contestare i genitori.
Ci racconti un aneddoto simpatico accaduto durante i tuoi spettacoli?
Ma si certo, questa estate durante uno spettacolo tenuto al Colosseo, alla fine mi si avvicinano due ragazzi per salutarmi. Poi ad un tratto chiedono ad una attempata e robusta signora sulla se cortesemente poteva scattarci una foto. Mentre le signora si guardava l’iPhone come un alieno, ad un tratto uno dei due le fa: Devi premere qui al centro! E lei di rimando: “Calmino ne ho due di iPhone”. Fa la foto e saluta restituendo il telefono. Mentre i ragazzi controllano lo scatto come fosse venuto, scoppiano a ridere: la foto aveva il dito della signora in primo piano.
Perché non saluti i lettori di Ditutto con una delle tue parodie?
Tu mi porti su e poi mi lasci cadere, tu mi porti su con la gru e poi sbagli pedale…