lunedì 3 marzo 2014

Oscar 2014, La Grande Bellezza trionfa. Sorrentino come Fellini 50 anni dopo



Per essere da Oscar l’Italia punti su se stessa, cioè sul Bello. Concetto semplice come la matematica spiegata da un Genio, il Belpaese può e deve andar fiero di Paolo Sorrentino, che ha trionfato a The 86th Annual Academy Awards nella categoria Best Foreign Language Film. Il regista di Napoli come il Maestro di Rimini 50 anni dopo, che l’artista ha ringraziato. “Le mie fonti d’ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, Roma e Napoli”. Senza dimenticare moglie e famiglia. Una Grande Bellezza che restituisce la dorata Statuetta al tricolore dopo 15 anni, quando nel 1999 fu appunto Roberto Benigni a portarsene a casa ben tre: miglior film straniero, miglior attore protagonista, miglior colonna sonora. L’ultima nomination italiana invece è vecchia di otto anni e porta il titolo de La bestia nel cuore per la regia di Cristina Comencini. Diciamolo a gran voce: è tempo da Oscar per un Paese che nel suo essere “misteriosamente buffo” e malandato, ha rimesso la chiesa al centro del villaggio per ripartire con ciò che meglio gli riesce: creare Bellezza. Idea che il cineasta napoletano ha confermato in una dichiarazione rilasciata alla vigilia della magica Notte: “L’Italia è pazza ma bella e vorrei che la sua pazzia fosse indirizzata verso la Bellezza, che è la sua grande risorsa”. Parole sante, parole da Oscar.
                                                                                                          Giò Di Giorgio