mercoledì 29 luglio 2015

Rachele Fogar: "La mia vita e la mia tesi di laurea su papà Ambrogio"



Ventiquattro anni, bellissima, Rachele Fogar è nata un anno prima dell'incidente che immobilizzò per sempre papà Ambrogio fino alla morte avvenuta dieci anni fa. La ragazza racconta per la prima volta quella che è stata la sua infanzia con un padre straordinario, speciale, intenso, seppur incapace di muoversi per 14 anni. "Dal suo letto mio papà mi raccontava le proprie avventure per il mondo, mi narrava dell'orso che "addirittura si chiama bianco", della lepre e del lupo e di quel mondo sconosciuto ai più che però diventò per me consuetudine", racconta a Il Giornale. "Avevamo abitudini semplici forse banali", racconta Rachele "come quella di mangiare facendo il "castorino" con i grissini assieme e facendo la gara a chi finiva prima, o come la passione comune per il cioccolato bianco ed anche quella di fare i compiti assieme". Rachele, che fa anche la modella, si è appena laureata all'università Cattolica di Milano in Scienze linguistiche e Letteratura straniera. La tesi era incentrata proprio sulla figura di suo padre, l'esploratore della tv famosissimo per i telespettatori di Johnathan. "Avevo bisogno di conoscerlo ancora di più e profondamente anche per quello che riguardava la sua professione e così ho scelto di fare la tesi su di lui dal titolo No Limits, l'esperienza giornalistica di Ambrogio Fogar, un modo per raccontare quanto mio papà, un papà così speciale ed unico per me, mi mancasse moltissimo". Continua la ragazza: "Mio padre è stato spesso ed erroneamente ricordato come un"eroe imperfetto" in realtà la sua figura è e rimarrà eroica per quello che ha voluto rappresentare con la sua vita. Una vita fatta di sfide, di grandi volontà e di sogni ma sempre una vita vissuta con la consapevolezza cristiana di volerne fare, come recitava Giovanni Paolo II, un capolavoro". 

Daniela Dal Lago