giovedì 22 ottobre 2015

CLANDESTINI: un inaspettato 2031 per gli italiani



Lo spettacolo è andato in scena dal 6 al 18 ottobre proiettando la nostra situazione attuale nel 2031 rispettivamente agli immigrati ma rovesciandola del tutto! Gli immigrati siamo noi che da Occidente emigriamo in Africa! Ciò potrebbe sembrare assurdo, in realtà la proiezione proposta dallo spettacolo teatrale in questione, potrebbe non essere troppo distante da un'eventuale cambiamento dell'economia del nostro paese, data la drammaticità già in corso della situazione. 


Il palco ospita i seguenti personaggi; un romano che ha sposato una donna africana per avere la cittadinanza e gestire una pizzeria, un milanese che prima di emigrare lavorava come commercialista, un pescatore siciliano, ed una ragazza che per sopravvivere lavora come badante. Lo spettacolo, fonte di riflessione e confronto con gli immigrati italiani di una volta, e tra i quattro attori stessi che inscenano, in qualche modo, una "cultura" diversa tra loro, è condito vivacemente da battute spiritose che certamente non annoiano il pubblico! E' interessante osservare come inizialmente vi sia una forte diffidenza tra loro e quasi incapacità di comunicazione, la quale poi va pian piano svanendo e lasciando spazio invece ad una comunicazione divertente.


 Il punto forte è senza dubbio l'attore Marco Cavallaro che interpreta il pescatore Orazio ignorante ed al contempo conservatore di grandi sentimenti e valori, il quale è l'unico a mostrare una forte comprensione ed interesse verso la ragazza badante e dedita alla poesia, interpretata dall'attrice Antonia Renzella. Dunque, la trama lascia spazio anche alla speranza di un amore che può nascere nonostante le problematiche inerenti al disagio che i personaggi provano in terra straniera.

 © Daniela Bruni (Delacroix Art)