lunedì 12 settembre 2016

UNA STANZAIN PIU’ Una commedia contemporanea Testo e regia Alessio Rizzitiello


con Federico De Luca - Paolo il padrone di casa Luca Forte - Peppe il caratterista Alessio Maria Maffei - Diego il correttore di bozza Alessia Paladino - Mara L’attrice AnikaSchluderbacher - Claudia che organizza vernissage e con l’amichevole partecipazione di Fabio Farronato - Alberto il coinquilino Aiuto-regiaSara Bordini - SceneErika CelliniCostumiAnthony Rosa - Poster e disegniJody Gorla 

Un ringraziamento speciale a Francesco Rossini e Andrea Tarantino 

Francesco Caruso Litrico Ufficio stampa 

LO SPETTACOLO Lo spettacolo ritrae la quotidianità e le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che condividono un appartamento nel quartiere “Pigneto” di Roma. Una commedia brillante che indaga la situazione di una generazione , quella degli under 35, sospesi tra l’instabilità e il precariato , gli amori e i litigi, l’amicizia, il sesso, e in molti casi, semplicemente, la disoccupazione . “Una stanza in più” si interroga sulla necessità di trovare nuovi spazi , nuove possibilità, nuovi modi di rapportarsi con una nuova identità, in un mondo che sembra correre ogni giorno più veloce.

NOTE DI REGIA Una stanza in più è una commedia contemporanea, in essa prendono vita le dinamiche esistenziali dell’attuale generazione under 35, quella nata negli anni ’80, anni in cui tutto era possibile ma anche anni con i quali è difficile rapportarsi. Il tranche de vie è quello dei fuori sede a Roma, per la precisione nel quartiere Pigneto, noto a molti come “la San Lorenzo dei radical chic” ed è qui, in un appartamento a cui manca giusto una stanza in più che i personaggi si dimenano e tentano di sopravvivere e di reagire alle situazioni, ognuno con il suo dramma e ognuno nel suo “non risolto”. Vivono una condizione in cui tutto è fermo, la stessa scenografia con arredi tipicamente anni ‘80 ce lo suggerisce, si è fermi e anche nostalgici, legati indissolubilmente ad un passato oggi non più proponibile ed un presente che invece vede in questa generazione la chiave di volta. E’ la generazione a cui sarebbe richiesto il cambiamento ma che di fatto non riesce ad attuarlo. La verità sembra sempre dietro l’angolo ma è di fatto celata ad ogni personaggio. I loro comportamenti infatti manifestano l’insofferenza alla triste realtà in cui i rapporti sono privi di valore, le amicizie e gli amori vanno e vengono e sono comunque sempre sottoposti alle loro più o meno grandi oggettivazioni personali. Saranno sempre destinati ad essere la generazione del non risolto? Questo non è dato sapere ma di sicuro il loro presente è costellato di serate surreali, spazi domestici in condivisione e coinquilini che dormono nella vasca da bagno, il tutto contornato da un familiare quanto nostalgico sottofondo anni ’80.

Daniela Dal Lago